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1 Ottobre 2021
Elba: Coldiretti al fianco della Comunità del Parco su emergenza cinghiali, pronti a sostenere ogni azione ed iniziativa per tutelare agricoltura, turismo, biodiversità e sicurezza cittadini

Coldiretti al fianco della Comunità del Parco dell’Arcipelago Toscano nel chiedere, e sostenere in tutte le sedi, la necessità di definire il territorio dell’Isola d’Elba come “area non vocata al cinghiale”. Da sempre impegnata per contrastare la proliferazione dei cinghiali che devastano raccolti e produzioni di pregio, mettono a rischio la sicurezza degli automobilisti e rappresentano una minaccia per la biodiversità, e nel particolare caso dell'Isola d’Elba anche per il suo turismo che rappresenta la principale risorsa economica, la principale organizzazione agricola plaude alla presa di posizione del Parco. Una posizione per altro già evidenziata, in occasione di un convegno che proprio Coldiretti aveva organizzato nel 2019 a Portoferraio a cui avevano partecipato il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Confcommercio, Confesercenti, Associazione Albergatori, Cna e Legambiente Arcipelago Toscano. Secondo una recente stima di Coldiretti il rapporto tra popolazione residente nella nostra regione e numero di ungulati è ormai fuori controllo: un cinghiale ogni otto toscani. L’Elba fa caso a se.

“La popolazione di cinghiali, anche per effetto del lockdown, è cresciuta a dismisura tanto da diventare un serio problema per il turismo, la sicurezza stradale e le private abitazioni. Non è solo già un problema per l’agricoltura. Stanno distruggendo e compromettendo la biodiversità dell’isola. - commenta Simone Ferri Graziani, Presidente Coldiretti Livorno - Tutte le azioni messe in campo fino ad oggi non sono servite a nulla o poco. Uno sparuto gruppo di persone non può tenere in ostaggio una intera isola che vive di agricoltura, turismo e natura. La posizione del Parco ci trova ovviamente favorevoli. Siamo pronti a sostenere ogni azione ed iniziativa che porti ad un riequilibrio di un sistema che oggi è fortemente minacciato”. La definisce “posizione responsabile dei sindaci dell’Elba della comunità del parco” il presidente di Coldiretti elbano, Guido Allori: “Le preoccupazioni e il grido di allarme - spiega - che da tempo avevo lanciato come dirigente Coldiretti, finalmente ha trovato la giusta sinergia tra amministratori e sistema produttivo e ambientale dell’Elba”.

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