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8 Febbraio 2011
TURISMO: LE PISCINE NEGLI AGRITURISMI, INCONTRO A VENTURINA E SAN MINIATO

La piscina in agriturismo? E’ un servizio per rendere più piacevole il soggiorno dell’ospite. Ma non può diventare un capestro per l’imprenditore, che ha tutto l’interesse a garantire “bagni sicuri”, senza ingessarsi in eccessi di burocrazia e in costosi adeguamenti che non migliorano la qualità dell’acqua e né la sicurezza dell’impianto. Il tema, reso di grande attualità dal dibattito che ancora circonda la legge regionale per la conduzione degli impianti natatori, sarà al centro di un ciclo di incontri organizzati da Coldiretti e Terranostra. Il primo è in programma domani, giovedì 10 febbraio (a partire dalle ore 17,30) presso l’Ufficio Zona di San Miniato in Via Toscoromagnola, 444.
“La tutela del consumatore per noi resta fondamentale – spiega Roberto Franchini, Direttore Provinciale Coldiretti –, anche quando si tratta di piscine.. Chi viene in Toscana lo fa per i prodotti che sa di trovare, per il meraviglioso paesaggio, ma anche per i servizi che le aziende agrituristiche sono in grado di assicurare. E’ giusto quindi mettere a disposizione degli ospiti impianti sicuri sotto tutti i profili. La Toscana è una delle prime regioni ad aver messo nero su bianco una legge ad hoc. Purtroppo il regolamento attuativo, che noi stiamo chiedendo con insistenza di modificare, è eccessivo, perché prevede per gli agriturismi regole molto simili a quelle imposte ai gestori degli impianti che hanno un numero di accessi giornalieri esorbitante e costante nel corso dell’anno. Senza tener conto delle differenze. Le piscine agrituristiche restano aperte solo per il periodo estivo, hanno un’utenza limitata agli ospiti dell’azienda (la dimensione media delle strutture non supera i 10-12 posti letto) e per giunta vengono utilizzati come servizi accessori e non esclusivi. Basta visitare un agriturismo per accorgersi che a bordo vasca, anche ad agosto, il mese più affollato, i bagnanti sono pochi. Per questo la piscina agrituristica ha necessità di avere riferimenti normativi specifici, per evitare un inutile spreco di risorsa idrica e investimenti strutturali assolutamente superflui”, conclude Franchini. Coldiretti e Terranostra, la sua associazione agrituristica, illustreranno agli imprenditori della zona la proposta, avanzata alla Regione Toscana, di stoppare l’entrata in vigore della legge e di mettere mano alla rapida e complessiva revisione di regole che rischiano di penalizzare l’agricoltore senza portare benefici al consumatore.

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