Scegliere le aziende che espongono il marchio di “Campagna Amica” per essere sicuri di mettere nel piatto prodotti sani che provengono da un attento percorso di produzione e dal rigoroso rispetto delle regole igenico-sanitarie.
Dopo l’eclatante caso della “fattoria degli orrori” scoperta dal Commissariato della Pubblica sicurezza di Volterra che ha portato, dopo lunghe indagini, all’arresto di un imprenditore, colpevole di “aver detenuto per il commercio, sostanze destinate all’alimentazione umana, in particolari carni derivati da macellazione non autorizzata, pericolose per la salute pubblica” la Coldiretti Provinciale prende le distanze da chiunque “metta a rischio, con metodi dubbi e privi di ogni minimo rispetto delle regole, la salute del consumatore”, e invita i cittadini, ristoratori e commercianti a scegliere di fare acquisti presso i punti vendita di filiera corta che espongono il marchio di “Campagna Amica” o presso i mercati esclusivi degli agricoltori settimanali; “gli unici – spiega Coldiretti - in grado di assicurare la tracciabilità del percorso della macellazione e della trasformazione dei formaggi attraverso l’etichettatura, trasparenza dei processi di produzione e serietà degli imprenditori”.
Un caso che ha destato non poche preoccupazioni tra gli allevatori di Volterra e dintorni che rispettano le regole e seguono alla lettera prescrizioni e norme igenico-sanitarie. “Non possiamo permettere – spiega Fabrizio Filippi, Fabrizio Provinciale Coldiretti – che un singolo caso, purtroppo un brutto episodio, metta in discussione un faticoso processo di costruire una filiera agricola tutta italiana sicura e garantita dal produttore. Questi episodi gettano ombre anche su tutti quei produttori e imprenditori agricoli che rispettano le regole e hanno sposato un percorso di trasparenza e serietà attraverso “Campagna Amica”. La filiera corta è un valore aggiunto per chi consuma – conclude Filippi – ma bisogna anche saper scegliere bene, e il marchio Campagna Amica è una garanzia di qualità, convenienza e trasparenza”.