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27 Luglio 2015
PREDATORI: LA REGIONE CATTURERA’ GLI IBRIDI, ATTACCHI AI GREGGI IN AUMENTO DEL 30%

Dal 1 agosto via alle catture di ibridi, applicazione rapida e completa di tutte le misure previste dal protocollo d’intesa del luglio 2014, massima disponibilità e impegno ad azioni verso il Governo e l’Unione Europea, alleandosi anche ad altre regioni, per ampliare il raggio delle misure volte a fronteggiare l’emergenza predatori. Questi in estrema sintesi gli impegni dell’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, ha garantito agli allevatori dopo il blitz ed il pressing delle ultime settimane da parte di Coldiretti. Per gli allevatori della Val di Cecina, tra i più danneggiati dal fenomeno degli attacchi dei predatori in questi anni con centinaia di migliaia di euro di danni e greggi dimezzati, si tratta di un primo passo in avanti importante verso una soluzione definitiva e duratura al proliferare dei predatori. Inizialmente la cattura degli ibridi, quindi lupi incrociati con cani (il lupo è una specie protetta), partiranno dal 1 al 15agosto in provincia di Arezzo, in via sperimentale. Seguirà la provincia di Grosseto, dal 20 agosto al 15 settembre, fuori delle aree venatorie per evitare di intercettare i cani da caccia già in allenamento. In seguito, in manierastabile, le catture si estenderanno a tutte le province interessate fino al 2017. Pisa e Val di Cecina comprese. “Ormai abbiamo perso il conto degli attacchi e dei danni arrecati agli allevamenti ovini e bovini della nostra provincia; – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti – il fenomeno è concentrato nella Val di Cecina, nel volterrano, dove sono concentrati gli allevamenti ovini, ma riguarda tutto il territorio”. Quello dei predatori è fenomeno, insieme a quello degli ungulati (cinghiali, mufloni, caprioli, corvidi), al centro dell’intensa attività di Coldiretti, decisa ora a far valere gli effetti del protocollo firmato lo scorso anno con la Regione Toscana. Negli ultimi anni gli attacchi ai greggi sono aumentati del 30% portando a 563 mila euro il totale dei risarcimenti nel 2014. “La situazione è insostenibile ed intollerabile. Non conosco – spiega ancora Filippi – un allevatore che, in questi anni, non abbia subito almeno un attacco”. L’ultimo, in ordine di tempo (ma stiamo parlando già di alcuni giorni fa), anche a Lajatico dove un predatore ha “azzannato” una pecora ma l’intervento dell’allevatore l’ha salvata da morte certa. “Non possiamo pensare di vivere in allevamenti – bunker. – spiega Filippi – il fenomeno della predazione sta avendo effetti sulla produzione di latte, e quindi sulla redditività delle imprese e sulla forza lavoro, ed è un incentivo all’abbandono del territorio. Abbiamo inoltre chiesto alla Regione di notificare la legge sul risarcimento dei danni a Bruxelles per andare in deroga al regime de minimis (che limita a 15 mila euro in 3 anni la possibilità per le imprese di ricevere aiuti)”. Secondo la principale organizzazione agricola è da rivedere anche la convenzione d Berna sulla protezione del lupo. L’occasione, per rimetterla in discussione, sarà a Bergamo in occasione dell’incontro trilaterale tra i Ministri all’Agricoltura di Italia, Spagna e Francia: “Coldiretti è pronta, insieme alla Regione Toscana, a fare pressione affinché a quel tavolo si tenga in considerazione di modificarla per arrivare ad equilibrare e contenere la presenza dei lupi nei vari territori”. Infine, la richiesta di moratoria sui mutui: “alle aziende che hanno subito danni – conclude - sia sospesa la rata dei mutui”.

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