513 Views

11 Novembre 2024
74° GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO: TRATTORI IN MARCIA VERSO PIAZZA DEI MIRACOLI, SUOLO E CLIMA AL CENTRO. L’INTERVISTA AL PRESIDENTE PACINI

Coltivatori diretti in festa si danno appuntamento domenica 10 novembre per celebrare la Giornata del ringraziamento. A Pisa, a piedi o con il trattore arriveranno di prima mattina in piazza Duomo dove sarà allestito un mercato straordinario di Campagna Amica e sarà inoltre possibile firmare la petizione europea per una proposta di legge che renda obbligatoria l’etichetta di origine su tutti i prodotti alimentari in commercio.

Alle ore 11.00 l'arcivescovo Giovanni Paolo Benotto presiederà una concelebrazione eucaristica. All'offertorio saranno portati i frutti della terra. A fare da cornice alla giornata del ringraziamento ci sarà anche la colorata parata dei trattori guidati dagli agricoltori.

La Giornata del Ringraziamento è l'occasione per ringraziare Dio del dono del Creato e dei raccolti dell'annata agraria: “decisamente migliore rispetto alla passata. Molto positiva per vino, olio, cereali che sono coltivazioni importanti per il nostro territorio con produzioni in netta ripresa e buona qualità. L’andamento, a livello generale, è stato sicuramente positivo. Le precipitazioni eccezionali di ultime settimane, che hanno colpito duramente il versante livornese, a due passi da noi, hanno rischiato di mettere tutto in discussione. Ci saranno ritardi per le semine invernali a causa dei campi inzuppati che non permettono le lavorazioni” dice Marco Pacini, 40 anni, titolare dell’Ortofruttifero, azienda leader nel settore della produzione di piantine, dallo scorso anno alla guida della Coldiretti di Pisa.

Coltivatori diretti custodi del creato. Quanti ne sono rimasti, nel nostro territorio? Qual è la loro età media? Sono poco meno di 4 mila le aziende agricole, una su tre è condotta da donne. Tra i 45 ed i 59 anni è l’età media.

Il lavoro nei campi attira ancora le giovani generazioni? Il gap generazionale è sicuramente la sfida per il futuro considerando che solo il 7% delle imprese, poco più di 200, è under 35 e che 4 imprenditori agricoli su dieci entro i prossimi cinque anni avrà raggiunto l’età della pensione. Il costo della terra, la burocrazia ed il credito stanno rallentando il passaggio di testimone che in un caso su due avviene proprio all’interno del contesto famigliare o parentale. Per aiutare i giovani a coltivare il loro sogno abbiamo realizzato anche un manuale e sessioni di consulenze gratuite. I giovani vanno incoraggiati.

Dal produttore, al trasformatore, al consumatore: quanto lievita il prezzo del prodotto agricolo? È una filiera troppo lunga? L’esempio che bene spiega la distorsione è quello dei cereali: un chilo di grano viene pagato agli agricoltori circa 32 centesimi al chilo ma la pasta che troviamo sugli scaffali costa anche più di 3 euro. Lo stesso vale per il latte: agli allevatori viene pagato alla stalla intorno ai 50 centesimi. Quando costa a noi? In questo momento ha un prezzo medio poco inferiore ai 2 euro al litro al dettaglio. Per ogni euro di spesa solo 15 centesimi vanno agli agricoltori, il resto va nelle tasche di trasformazione, distribuzione, commercializzazione. Con la legge contro le pratiche sleali da noi voluta e sostenuta stiamo cercando di affermare un principio nelle transazioni soprattutto con l’agroindustria e la grande distribuzione organizzata: il prezzo riconosciuto agli agricoltori non può mai essere inferiore al prezzo di produzione.

La dignità del lavoro agricolo. La piaga del caporalato è confinata al sud Italia o interessa un po' tutto il Paese? Cosa fa Coldiretti per prevenirla e contrastarla? La Toscana non è purtroppo indenne alla piaga dello sfruttamento. Molto spesso, questo sfruttamento, arriva dagli stessi connazionali che approfittano della condizione di vulnerabilità di chi è scappato da guerre e fame. Coldiretti è stata l’unica organizzazione a firmare la legge contro il caporalato a livello nazionale. Sento tanti proclami in giro, ma zero fatti. In Toscana siamo stati capo fila del progetto Demetra per prevenire situazioni di potenziale sfruttamento e favorire l’integrazione e l’inserimento di degli extracomunitari attraverso il lavoro e la legalità. 15 i soggetti che abbiamo coinvolto. In una situazione come quella toscana dove gli stranieri in regola sono diventati una componente fondamentale per le produzioni Made in Italy, occorre stroncare i fenomeni di criminalità, aumentare i controlli, sostenere l’occupazione regolare e garantire un giusto reddito agli agricoltori. Il 99,9% delle imprese lavorano nel rispetto della legalità e della dignità. Non si deve fare l’errore di fare di tutta un’erba un fascio. Il tema è molto complesso.

La sicurezza del lavoro nei campi. L'agricoltura è uno dei settori dove - forse al pari dell'edilizia - si registra il maggior numero di morti bianche e di incidenti denunciate all'Inail. Perché? Mancano le regole sulla sicurezza? Oppure le aziende non le fanno rispettare? O i lavoratori non le rispettano? Confidenza, distrazione e fatalità sono la cause principali di tanti incidenti. Le regole ci sono. Bisogna continuare a lavorare sulla cultura della sicurezza, sulla formazione, e favorire, con sostegni, l’ammodernamento di trattori e macchinari più sicuri. Anche qui c’è molto lavoro da fare.

A che punto è la storica battaglia sull'indicazione in etichetta di tutti i prodotti agricoli della loro origine? Abbiamo raccolto già 300 mila firme. L’obiettivo è arrivare ad 1 milione. In occasione degli 80 anni di Coldiretti abbiamo promosso la raccolta digitale che può essere firmata da tutti i cittadini europei: serve un cambio di rotta sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio. In questo modo si potrà sostenere la richiesta di rendere esplicite e chiare le indicazioni dell’origine di provenienza per tutti i prodotti che entrano nel mercato comune ma anche che siano rispettati gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno a tutela della salute dei cittadini consumatori e del pianeta.

 

QUALE TRA QUESTI PRODOTTI ENOGASTRONOMICI REGALERAI A NATALE?

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi