Alleanza strategica per unire la proposta agrituristica di Pisa e Livorno. Nasce l’associazione interprovinciale degli agriturismi di Terranostra – Coldiretti frutto della “fusione” tra l’associazione pisana e livornese. A condurla in questo nuovo e pionieristico percorso di condivisione che abbatte i campanilismi, concentra servizi, funzioni e obiettivi sarà Simone Ferri Graziani, imprenditore agrituristico di Vada e attuale Vice Presidente nazionale dell’associazione di Coldiretti che raccoglie di agriturismi italiani. Alessandro Piceni Belli, imprenditore agrituristico di Ponsacco è invece stato nominato Vice-Presidente. Fanno parte dei neo-consiglio Michele Salvatore Piccicuto e Jacopo Baldini (Volterra), Giancarlo Trancucci e Fabiana Michetti (Rosignano Marittimo) e Federica Salvadori (Pisa). Accomunate da territori e da caratteristiche ricettivo-turistiche molto simili per tipologia e per propensione ad un turismo estero, l’unione delle due province farà diventare Pisa-Livorno il terzo polo per importanza per numero di strutture con 597 agriturismi (389 pisani e 208 livornesi). La neo associazione interprovinciale segue lo stesso percorso della rete di Campagna Amica che gestisce, con una unica cabina di regia, i mercati degli agricoltori presenti sulle due provincie. “Stiamo parlando – spiega Simone Ferri Graziani, Presidente Interprovinciale Terranostra - di due territori che condividono molto, anche le problematiche: la fusione di due realtà così simili era un percorso obbligato che siamo tra i primi a compiere a livello nazionale”. Gli agriturismi si confermano, nonostante le profonde difficoltà del turismo regionale, una delle tipologie ricettive extra-alberghiere più apprezzate dai turisti (+1,5% nel 2013), in particolare stranieri grazie al contesto ambientale dove sono calate, alla diversificazione delle attività, soprattutto legate allo sport e all’escursionismo (54% strutture offre attività sportive!) e alla possibilità di consumare sul posto i prodotti locali. Secondo l'indagine condotta dal portale Agriturismo.it, il turista sceglie l'agriturismo per degustare la cucina e immergersi nella natura (38%) preferendo un'azienda dove provare un po' tutte le peculiarità di questo tipo di vacanza: natura, enogastronomia, relax e attività dentro e fuori l'agriturismo. “E’ la profonda diversificazione che è di per se una ricchezza ed un valore aggiunto della nostra offerta che ci ha spinto a costruire un percorso comune per creare reti di collaborazione tra imprese che operano all’interno di territori diversi ma hanno nel mirino la stessa mission. Tra i punti critici del settore lo scarso interesse da parte dei tour operator ed agenzie di viaggio che considerano il prodotto agriturismo difficile da proporre anche in considerazione del fatto che stiamo parlando di strutture spesso a gestione famigliare con 13,5 posti letto di media. L’offerta delle imprese autorizzate all’alloggio è molto importante tra Pisa e Livorno, oltre 8700 posti letto, la proposta sui mercati è però frastagliata e disunita”. Ci sono poi tutta una serie di vantaggi funzionali e di quotidiana praticità come per esempio la formazione, le attività di aggiornamento che possono essere ottimizzate, ma l’attività di “riposizionamento” dell’offerta agrituristica resta l’elemento centrale e principale a partire “dalla diversificazione dei target di riferimento come per esempio – analizza Alessandro Piceni Belli, Vice Presidente della neo associazione di Terranostra - le famiglie ed i bambini grazie alle tantissime attività didattico-ricreative che vengono organizzate o legando la nostra offerta ad altri prodotti turistici correlati, penso al turismo enogastronomico, al cicloturismo che è molto praticato nelle nostre due aree e all’ecoturismo. Altri aspetti fondamentali sono la scelta di intermediari sempre più specializzati in grado di incrociare domanda-offerta e la promozione internazionale che è molto spesso scollegata dalle dinamiche e realtà del territorio. C’è tanto da fare: le due associazioni si sono unite proprio per compiere questo passaggio strategico per il futuro del settore e per l’indotto”.