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24 Aprile 2010
AGRITURISMO: RISTORAZIONE TIPICA, INSPIEGABILE PRESA POSIZIONE CONFCOMMERCIO-CONFESERCENTI

 Ristorazione tipica negli agriturismi del pisano: inspiegabile presa di posizione di Confcommercio e Confesercenti che hanno deciso, dopo l’approvazione della Regione Toscana delle modifiche “restrittive” della legge 30/03 e del relativo regolamento attuativo, di ingaggiare battaglia contro il nuovo quadro normativo di riferimento per le attività agrituristiche della Toscana. Sono trecento quelle interessate nella sola Provincia di Pisa concentrate in particolare nella Val di Cecina e nel volterrano. Allo sfogo della Coldiretti regionale fa eco la federazione provinciale che ironizzando sottolinea come “l’agriturismo ha il privilegio di dover servire, per legge, solo piatti toscani autentici, preparati con alimenti di origine certa e documentata. E, sempre per legge, ha anche il privilegio di sottoporsi a controlli certi e severi. “E’ una decisione che ci ha sorpreso – commenta Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti - tanto più che entrambe le associazioni hanno partecipato attivamente a ogni fase della concertazione, suggerendo modifiche e integrazioni che, in gran parte sono state accolte e hanno contribuito a migliorare l’articolato. Riteniamo infatti, che introdurre per legge alcuni obblighi servirà  a elevare complessivamente la qualità dell’offerta agrituristica toscana nell’interesse dei consumatori”. Secondo Coldiretti non c’è nessun tipo di conflitto. Al contrario “la ristorazione tipica negli agriturismi contribuirà al volano turistico ed enogastronomico”. L’organizzazione inoltre ricorda che “le aziende agrituristiche osservano le  regole imposte a tutti gli esercizi aperti al pubblico: da quelle igienico sanitarie a quelle volte a tutelare la sicurezza e la privacy degli ospiti. Sono tenute a comunicare le presenze e a pagare le medesime imposte. Hanno necessità di sottoporsi alla formazione obbligatoria e ad adottare manuali di autocontrollo per la manipolazione e trasformazione degli alimenti e la conduzione degli impianti natatori. In più, devono conservare e dimostrare la prevalenza dell’attività agricola e possono svolgere attività connesse solo se dispongono di immobili adeguati: nelle campagne infatti come tutti sanno è vietato edificare nuovi volumi”.

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