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23 Novembre 2023
AMBIENTE: PIU’ ALBERI IN CITTA’ MA E’ SOS SICUREZZA CON CAMBIAMENTI CLIMATICI, CRESCE RAPPORTO PIANTE-CITTADINI (21,3 OGNI 100)

Cresce il numero di alberi ogni cento abitanti a Pisa (+1,4%) ma è sos per gli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi sul patrimonio arboreo che hanno richiesto, lo scorso anno, 623 interventi urgenti da parte dei Vigili del Fuoco in tutta la provincia per rimuovere tronchi, tagliare rami e mettere in sicurezza gli alberi con un impennata del 42,5% rispetto all’anno precedente. A dirlo è Coldiretti Pisa sulla base dei dati Istat secondo cui il numero di alberi censiti nella città capoluogo di provincia sono poco meno di 19 mila dove si contano 23,1 piante ogni 100 residenti, un dato superiore alla media regionale (19,9 ogni 100 abitanti).

Se da un lato la presenza importante ed in crescita delle piante è fondamentale per rompere l’assedio dello smog nelle città e raggiungere gli obiettivi della direttiva UE sulle PM10 (20 µg/mc) entro il 2030, dall’altro è essenziale porre molta attenzione al tema della sicurezza alla luce dei sempre più frequenti episodi di cadute improvvise degli alberature che palesano una gestione del verde pubblico urbano non sempre in grado - denuncia Coldiretti Pisa – di garantire il benessere delle piante e la tranquillità dei cittadini. Le piante sferzate dal vento – evidenzia Coldiretti Pisa – cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità. La tropicalizzazione del clima ha favorito inoltre la proliferazione di parassiti spesso arrivati dall’estero che – continua Coldiretti Pisa – ha conseguenze catastrofiche sul verde, ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi.

Da qui l’importanza di affidarsi ad una gestione professionale del verde pubblico che preveda il ricorso alla figura del manutentore con idonea qualifica, anche attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori così come previsto dalla legge di orientamento che consente ai Comuni di delegare la manutenzione agli imprenditori agricoli ed evitare così una gestione improvvisata che mette in pericolo i cittadini. In questo senso è importante il coinvolgimento e l’esperienza delle aziende florovivaistiche del territorio e di un settore leader a livello nazionale con una fatturato di 850 milioni di euro e 12 mila dipendenti.

 

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