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29 Aprile 2011
AMMINISTRATIVE: I 5 PUNTI DI COLDIRETTI, STOP UTILIZZO USO IMPROPRIO SUOLO AGRICOLO

Agricoltura e filiera corta dovranno essere centrali per il futuro dei comuni pisani chiamati al voto alle prossime elezioni amministrative. Inviata a tutti i candidati a sindaco in corsa nei 5 comuni - Buti, Cascina, Lari, Santa Luce e Vecchiano - la proposta di programma quinquennale stilata da Coldiretti che definisce principi, priorità e valori di un progetto di sviluppo del sistema agroalimentare che pone al centro l’impresa agricola multifunzionale quale motore di sviluppo territoriale.
5 i punti che caratterizzano le linee di un programma che mette in prima fila da sempre la famiglia, considerata istituzione vitale, dimensione privilegiata dei valori di base di una società che crede nei principi della solidarietà e della sussidiarietà, e l’impresa agricola non più intesa come semplice produttrice di prodotti di qualità, ma di servizi. “L’impresa agricola – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti presentando la proposta di programma – sarà sempre più una risorsa per la comunità, e per le stesse amministrazioni comunali gravate da tagli severi e progressivi. Non servirsene, e non incentivandone la nascita e il radicamento sul territorio sarebbe un grave errore. L’agricoltura può fornire, insieme a prodotti di qualità, servizi culturali, didattici, ricreativi, terapeutici e persino sociali, oltre ad diventare fondamentali per la produzione di energie pulite”.
Una direzione che le imprese e l’agricoltura non possono prendere senza il Piano di Sviluppo Rurale 2007 – 2013, nel quale assumono un ruolo concreto la nuova programmazione Provinciale. E ancora la necessità di tagliare la burocrazia, semplificare le procedure e modernizzare la macchina pubblica dell’agricoltura – analizza Coldiretti nel documento (in allegato) – e salvaguardare l’agricoltura  con l’obiettivo di raggiungere un equilibrio sostenibile del rapporto tra uomo ed ambiente. “Abbiamo più volte sollecitato, e qualcuno si è già attivato – sottolinea Filippi – la necessità di coinvolgere le aziende agricole nella gestione, manutenzione e cura del verde pubblico, del territorio e dell’ambiente,  ma anche nel recupero e nella bonifica delle cave, nello sgombero della neve in quelle rare e spesso straordinarie condizioni invernali, e nei servizi di protezione civile. L’impresa è il primo presidio nelle aree periferiche e marginali, ed è dimostrato che la dove è presente, c’è un equilibrio ambientale ordinato”. Ma è sul quarto punto che Coldiretti non farà sconti. Basta con l’utilizzo improprio del suolo agricolo considerato finora risorsa inesauribile: gli agricoltori vogliono partecipare alle scelte urbanistiche del territorio. “Chiediamo che la pianificazione urbanistica – interviene Aniello Ascolese, Direttore Provinciale Coldiretti - deve saper interpretare il cambiamento avvenuto mettendo le imprese agricole nelle condizioni di disporre di adeguati spazi vitali, con l’obiettivo che il suolo dedicato all’agricoltura venga tutelato in quanto strumento di sviluppo non solo della filiera, ma in primo luogo del fondamentale rapporto tra agroalimentare, ambiente e territorio”. Coldiretti chiede ai candidati a sindaco che saranno eletti di “coinvolgere il mondo agricolo nelle scelte di indirizzo urbanistico-territoriale e nella loro gestione, al fine di individuare le zone più idonee per lo sviluppo delle attività produttive, degli insediamenti urbani, ma anche di quelle in cui maggiore può essere l’impatto ambientale, negativo o positivo – discariche, depuratori, eventuale creazione di parchi urbani, strade, superstrade, linee ferroviarie, cave e inceneritori”. Infine il mercato esclusivo degli agricoltori, snodo fondamentale del progetto per una filiera agricola tutta italiana promosso da Coldiretti. “Il futuro dell’agricoltura passa dalla filiera corta – conclude Ascolese – il nostro obiettivo è allargare la rete dei punti vendita e gli appuntamenti settimanali nelle piazze dei comuni pisani”.

 

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