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1 Ottobre 2014
BIOLOGICO: PISA CAPITALE DEL BIO, 183 PRODUCONO VINO

Pisa capitale “bio” della Toscana. Su 2.444 aziende biologiche attive nella nostra regione ben 239 unità si trovano nel pisano, pari al 3,4% del totale. Di queste 183 producono olio, 69 vino. Cereali, foraggiere, olivo, legumi e vite le coltivazioni più importanti e diffuse che fanno della Provincia di Pisa l’area più vocata con oltre 10mila ettari di superficie destinata, pari al 13% del totale regionale, e la media per azienda di 43 ettari nettamente superiore sia a quella nazionale (28 ettari) che regionale (32 ettari). 36 gli allevamenti biologici. A spingere le aziende verso investimenti e produzioni biologiche è sempre più il trend positivo, ed in controtendenza, degli acquisti di prodotti confezionati che sono aumentati del 9% nel primo semestre 2013. A dirlo è un’analisi di Coldiretti Pisa sulla base dei dati forniti da Ismea in occasione della XV edizione della Biodomenica in programma domenica 5 ottobre secondo cui il 54% dei consumatori, nonostante la crisi economica, ha acquistato almeno una volta un alimento bio negli ultimi 12 mesi. Ortofrutta fresca e trasformata (+8%), prodotti lattiero caseari (4,5%), biscotti, dolcette e soprattutto snack i prodotti preferiti ed acquistati. Da segnalare inoltre l’aumento degli acquisti di prodotti biologici: +17,3% nei primi cinque mesi dell’anno. A spingere il biologico sono stati anche i tanti scandali alimentari (+ 14% nel 2013 in Italia) che hanno incentivato il consumatore a “cercare” prodotti sani, genuini, locali, sostenibili e preferibilmente biologici se non biodinamici. Una ricerca che ha portato molti consumatori sulla strada della rete di Campagna Amica: i mercati esclusivi degli agricoltori molto diffusi sul territorio provinciale, le Botteghe e la vendita diretta in azienda, sempre più sinonimo di sicurezza, trasparenza, serietà e qualità. Sono attualmente 7 mercati di Campagna Amica settimanali nella provincia di Pisa, che sono diventati sempre più una bella occasione, per il consumatore, per fare la spesa a km zero e per le imprese agricole di vendere direttamente i loro prodotti senza intermediazioni.

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