Con la risoluzione n. 50/2019, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sull’art. 1, comma 59 della legge di bilancio 2019, che ha esteso il regime della “cedolare secca”, con l’aliquota del 21%, anche ai canoni derivanti dalla stipula dei contratti di locazione aventi ad oggetto immobili destinati ad uso commerciale classificati nella categoria catastale C/1 (Negozi e botteghe).
L’amministrazione ha chiarito che nel caso di locazione di immobili rientranti nella categoria C/1, in ragione della “natura” del bene (da destinare ad attività commerciale) il conduttore può agire nell’esercizio di attività di impresa o di arti e professioni; possono, pertanto, accedere al regime della “cedolare secca” anche le locazioni di immobili di categoria catastale C/1 stipulati con conduttori, sia persone fisiche che soggetti societari, che svolgono attività commerciale.
Resta ferma, invece, per quanto attiene alla figura del locatore, titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento sugli immobili, che lo stesso sia una persona fisica che non agisce nell’esercizio dell’attività d’impresa.