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18 Ottobre 2012
CERNOBBIO: AL FORUM INTERNAZIONALE PER DIFENDERE OLIO MONTI PISANI DAI TAROCCHI, IN VETRINA TUTTI I “FALSI” DELLA CREDENZA MADE IN ITALY

Missione anti-tarocco a Cernobbio per il Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione. Ci saranno anche Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti e Presidente Consorzio Olio Igp Toscano, Ulisse Stefanucci e Michele Conti, rispettivamente Presidente e Direttore del Consorzio Agrario di Pisa all’importante appuntamento annuale a Villa d’Este organizzato da Coldiretti  in collaborazione con lo Studio Ambrosetti. Tra i relatori del Forum in programma tra venerdì 19 e sabato 20, un altro pisano, il Presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci.
 
Una testimonianza, quella delle delegazione pisana, resa necessaria dalla presenza a Villa d’Este, di una vera e propria vetrina del tarocco che esalta i casi più clamorosi ed eclatanti scoperti in giro per il mondo. La Toscana infatti, oltre al primato agroalimentare (465 le specialità alimentari), ha infatti conquistano anche il primato, questa volta triste, della regione più taroccata d’Italia. La “delegazione” dei falsi presenti in mostra a Cernobbio è la più nutrita con tanti “esemplari” di tarocchi che sfruttano la forza evocativa dell’Italian Sounding, etichette ingannevoli, poco chiare, e “l’ignoranza” del consumatore finale a cui non sono forniti tutti gli elementi per capire cosa sta acquistando. Tra gli esempi nella credenza di Cernobbio l’olio extravergine che sfrutta immagini e riferimenti della toscanità, come per esempio Firenze, per commercializzare confezioni il cui olio è la somma di miscele provenienti da paesi europei. E cosi via. Unprodotto legato alle radici della tradizione agricola del territorio dove troviamo etichette di eccellenza come l’Olio Toscano Monte Pisani Igp, varietà peculiare locale prodotta tra Buti, Calci, San Giuliano, Vicopisano e Vecchiano, oltre ad una consistenza fetta di aziende a denominazione Olio Toscano Igp. Produzioni che vanno difese dal tentativo di imitazione. “La nostra terra è la regione simbolo, nell’immaginario collettivo mondiale del Made in Italy – commenta Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti – il triste primato dei tarocchi è un danno enorme di immagine ed economico per le nostre imprese. Ci troviamo di fronte a prodotti che richiamano il Made in Tuscany ma che non hanno nulla a che fare con il vero prodotto toscano (e italiano!): dall’etichetta con la bandiera tricolore che sventola orgogliosa, passando dal nome al packaging. Chi compra non compra toscano, compra chiaramente un falso. Un falso che danneggia alle radici le imprese”.
 
In contesto del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione è l’occasione per “ricordare” che servono azioni forti per tutelare e difendere produzioni dalla forte identità territoriale. A Cernobbio si riuniscono i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere, che intervengono sui temi correlati dell’ambiente, della sicurezza alimentare e dell’economia. Al centro dei lavori di quest’anno la proposta per una via italiana per lo sviluppo del Paese che sarà presentata e discussa con i segretari dei principali partiti politici in vista delle prossime elezioni. La partecipazione di esponenti del Governo e del Parlamento nazionale ed europeo sarà l’occasione per un approfondimento sui temi di stretta attualità della congiuntura economica che vivono il Paese e l’Europa.  Esclusive analisi sugli andamenti di mercato del Made in Italy e sui comportamenti dei consumatori, esposizioni ed esperienze imprenditoriali innovative e momenti di confronto caratterizzeranno la due giorni.
 
Nel corso del Forum sarà presentata una approfondita analisi sulla conquista dei mercati esteri da parte del Made in Italy alimentare e sui cambiamenti in atto nelle scelte di acquisto a livello nazionale. Verrà anche inaugurato il Salone dei nuovi mestieri per presentare concretamente le opportunità offerte dalla campagna. Esperienze di successo che testimoniano uno storico ritorno alla terra da parte delle giovani generazioni che sarà al centro dello studio sul lavoro che sarà divulgato per l’occasione.
 

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