La principale organizzazione ha scritto all’Ambito Territoriale di Caccia per chiedere interventi urgenti anche alla luce della nuova legge obiettivo.
Slitta ancora la data di apertura della caccia di selezione nelle aree non vocate che avrebbe contribuito a ridurre la pressione devastante dei cinghiali nelle campagne pisane. Per Coldiretti Pisa è una scelta “inopportuna” visti anche gli effetti della loro presenza sempre più un pericolosa anche per la comunità (info su www.pisa.coldiretti.it). Secondo una recente stima di Coldiretti sono almeno 300 gli incidenti all’anno provocati dalla fauna selvatica in Toscana a conferma che non è più soltanto un problema per il mondo agricolo che da tempo sta convivendo con la loro furia La principale organizzazione agricola è stata costretta a scrivere ed indirizzare una lettera all’Ambito Territoriale di Caccai con cui ha chiesto l’applicazione della legge obiettivo che prevede prelevamenti dei cinghiali la dove la loro presenza è infestante. “Purtroppo – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa – si va nella direzione opposta. ritardando ancora l’apertura della caccia di selezione. Il numero dei cinghiali è fuori controllo, distruggono i nostri raccolti, impediscono la semina ma si continua a tentennare. La legge obiettivo non risponde alle nostre richieste e ne abbiamo più volte sottolineato i limiti – spiega ancora – ma è l’unico strumento, in questa fase, a nostra disposizione. Applichiamola! Questa situazione di stallo sta mettendo in grave difficoltà le imprese”. Nella lettera che Coldiretti ha inviato al Presidente dell’Atc, Mauro Bettini sono chiari i disagi prolungati, che durano ormai da anni e le problematiche di una presenza che è diventata insopportabile ed invasiva. I cinghiali sono la causa dell’88% dei danni provocati dalla fauna selvatica. “Sono una calamità – aggiunge Aniello Ascolese, Direttore Coldiretti Pisa – l’Atc deve applicare tutti gli interventi necessari a diminuire la pressione dei cinghiali sul territorio.