La Cassazione si pronuncia nei confronti dei produttori di cannabis light: secondo quanto affermato con la sentenza n. 10809/2019, infatti, se i prodotti venduti hanno un livello di THC superiore allo 0,6%, tali vendite configurano il reato di vendita di sostanze stupefacenti.
Ai fini dell’imputabilità, infatti, la causa di non punibilità di colui che svolge l’attività di produzione, anche se i prodotti superano la richiamata soglia di THC dello 0,6%, non può essere applicata analogicamente nel caso della vendita.