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6 Marzo 2020
Coronavirus, al via la campagna #Mangiaitaliano. Ai mercati di Pisa e Livorno arance e spremute per i clienti

L'emergenza sanitaria si combatte anche con un'alimentazione corretta

L’emergenza coronavirus con le difficoltà produttive, logistiche e commerciali e i pesanti danni di immagine sta mettendo a rischio l’intera filiera agroalimentare. Per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale prende il via la campagna #MangiaItaliano per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro e far conoscere il valore della più grande ricchezza del Paese, quella enogastronomica.

L’appuntamento è per domani sabato 7 marzo dalle ore 9,00 negli agriturismi e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Nelle province di Pisa e Livorno, ricordiamo, i mercati di domani saranno aperti in:

  • Pisa - Corte ex Sanac, via del Chiassatello 64/65 dalle ore 7:30-12:30
  • Pisa – Via Paparelli dalle ore 7:30-12:30
  • Ponsacco – Piazza Valli dalle ore 7:30-12:30
  • Livorno – via Padre G.B.Saglietto 8 dalle ore 7:30-12:30

Nel mercato di Livorno e in quello di Pisa Corte Ex Sanac verrà allestito un punto informativo extra sugli agrumi e sul loro ruolo nel rafforzare il nostro sistema immunitario; inoltre verranno offerte arance e spremute, come sempre nel rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie.

Domani sarà presentata la prima analisi Coldiretti/Ixè sugli effetti dell’emergenza Coronavirus sull’agroalimentare Made in Italy dai campi agli scaffali.

L’obiettivo è far conoscere direttamente dai protagonisti i primati del Made in Italy con l’agricoltura italiana che è oggi la più green d’Europa, con 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario, 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole bio, 40mila aziende agricole impegnate nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e a garantire un patrimonio di biodiversità che non ha eguali al mondo.

Quali buone pratiche hai messo in atto nella tuo quotidianità per ridurre l’uso della plastica?

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