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19 Novembre 2012
DONNE: L’AGRICOLTURA ROSA PIU’ FORTE, TANTE DONNE NELLA CAMPAGNA PISANA

Donne, in agricoltura c’è posto. Anche per noi”. E’ tra campagne e meleti, vigne e serre il futuro dell’imprenditoria rosa. Sono sempre più, come confermano le statistiche regionali (1 impresa su 3 è rosa, il 22,9% in agricoltura), le donne che hanno deciso di “abbandonare” uffici e contratti di lavoro solidi, oppure, come nel caso delle tante giovani imprenditrici under 30, investiretutto in agricoltura senza passare nemmeno dallo sportelli di collocamento. Un trend, una tendenza, che si conferma anche in Provincia di Pisa, e destinato a crescere ancora grazie all’opportunità della legge sulla multifunzionalità che amplia gli orizzonti dell’agricoltura fino ai servizi e alla ristorazione tipica, al ritorno prepotente della vendita diretta sulla scena dei consumi, alle risorse messa a disposizione dall’Unione Europea attraverso e dalla Regione Toscana attraverso i Piani di Sviluppo Rurale, e all’attenzione, per fortuna sempre maggiore, che gli attori del territorio pongono nei confronti delle imprese guidate da donne. Fattori che hanno spinto, e stanno spingendo, le donne adinvestire su se stesse e sulle loro idee, e a prendere consapevolezza di unruolo nuovo. Ne è convinta Laura Chiellini, 43enne di Cascina, un passato da agente di viaggio, ed oggi felicissima e soddisfatta imprenditrice agricola che ha smesso di organizzare vacanze e voli aerei per coltivare piantine aromatiche, salvia, zenzero e peperoncini. Figlia di agricoltori, Laura è tornata a lavorare i terreni che erano dei suoi bisnonni, e poi dei suoi nonni, e poi ancora dei suoi genitori: la sua famiglia lavora quei campi da 300 anni. Dal 1710. La sua azienda “Terra e Aromi” è la sintesi del suo passato, del suo presente e di quello che sarà il suo futuro. Una storia singolare la sua che insieme al carisma e all’entusiasmo che lascia trasparire gli sono valsi la nomina alla guida del movimento più rosa della principale organizzazione agricola: Impresa Donna. Laura è affiancata, in questo team di lavoro tutto rosa, da Beatrice Porcu, allevatrice ventenne di origini sarda e Irene Zeiro, classe ’71 che gestisce un’azienda vitivinicola e olivicola nel comune di Capannoli. “Il nostro impegno va nella direzione di promuovere ed incentivare lo sviluppo e soprattutto l'accesso alle donne al mondo della gestione di una impresa agricola grazie alla multifunzionalità. Oggi un’azienda agricola – spiega la neo Delegata Provinciale di Impresa Donna - può cambiare pelle tante volte nello stesso giorno: è agri-asilo di giorno, e quindi ospitare bambini, comitive e scolaresche per vivere una giornata a contatto con la natura ed i ritmi della campagna, ma anche è anche azienda agricola, agriturismo e così via”. Secondo la Chiellini le aziende gestite da donne hanno una marcia in più: “Le imprese rosa riescono meglio di altre a contrastare gli effetti della crisi. Perché? Le donne sono portatrici sane di energia nuova, creatività, etica e sostenibilità. L’agricoltura esalta tutte queste caratteristiche e rende le nostre imprese originali e speciali. Ecco la motivazione che rende questo settore particolarmente adatto per noi donne. Qui possiamo esprimerci, possiamo sperimentare. Possiamo vivere pienamente l’esperienza dell’impresa”.
Tra i progetti che il movimento di Impresa Donna è pronto ad attivare, la collaborazione con il mondo della scuola per promuovere la cultura del cibo sano e di stagione attraverso la didattica: “Interagire con i giovani, guidarli verso un consumo consapevole, assecondare la loro scoperta dei cicli della vita e della natura sono alcuni dei nostri obiettivi – spiega la Chiellini – Uno strumento potrebbe essere quello degli orti didattici per mettere alla prova, sul campo, i ragazzi delle scuole del territorio. Potremo andare nelle scuole, oppure ospitarli nelle nostre aziende. Si impara a mangiare bene anche conoscendo quello che si mangia e non limitandoci a farlo soltanto perché ci dicono cosa mangiare. E’ importante sapere cosa si mangia. E’ da qui – conclude - che vogliamo partire”.

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