130 Views

31 Ottobre 2012
GIOVANI: LUMACHE PER IL PIATTO E LA BELLEZZA, IL NUOVO DELEGATO DI GIOVANI IMPRESAPUNTA TUTTO SULL’AGRICOLTURA SOCIALE ED ELICICOLTURA

Alleva lumache per la ristorazione e il settore della cosmetica il nuovo delegato provinciale di Giovani Impresa Coldiretti. Iacopo Galliani, 23 anni, milanese ma trapiantato a San Miniato da 13 anni, non è figlio di agricoltori ma ha scelto un paio di anni fa di imboccare la strada della elicicoltura, così si chiama la branchia della zootecnia che alleva chiocciole ai fini gastronomici, e non solo. Un settore originale e particolare, una nicchia nella Toscanadell’olio e del vino che spazia dal piatto – Napoleone ne andava ghiottissimo - alle creme per la pelle fino alla farmaceutica dove le secrezioni della chiocciola (la bava) è un “ingrediente” pregiato e ricercato. Iacopo conta di estrarre la bava delle chioccioline utilizzando un macchinario appositamente brevettato per questo scopo appena l’allevamento sarà a pieno regime tra qualche mese.
 
Studente all’Università di Agraria di Firenze, Galliani è stato scelto per rappresentare il movimento giovanile di Coldiretti che ha congedato, per limiti di età, Mirko Nardi, delegato uscente. Un movimento in fermento quello degli under 30 della Provincia di Pisa con un’età media tra le più basse - 24 anni – formato da un gruppo di imprenditori con le idee molto chiare che spazia dall’allevamento di chianina alla coltivazione di ortaggi e mele. Del nuovo comitato fanno parte Samuele Baldi di Montecatini Val di Cecina, Davide Bambi di San Miniato, Luca Bernini di Cascina, Jessica Caprai di Casciana Terme, Mirko Gronchi di Lajatico, Sara Leuci di Montopoli, Beatrice Porcu di San Miniato, Diego Stiaccini di Pisa e Daniele Taddeucci di San Giuliano Terme. Al centro c’è il progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana: “E’ il nostro punto di riferimento, la rotta per un’agricoltura moderna e al passo con i tempi – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti facendo le congratulazioni al nuovo delegato – il nuovo nucleo di giovani ha un compito non facile: quello di sostenere e facilitare il percorso generazionale nella nostra agricoltura. A tutti loro va il mio in bocca al lupo. A Nardi i più sinceri ringraziamenti per il suo operato”.
 
La priorità del nuovo delegato è riunire tutti i giovani imprenditori per avviare una prima fase di “ascolto”: “I miei coetanei devono sentire la necessità di vivere in prima persona l’esperienza imprenditoriale anche se si tratta di un’impresa gestita dal padre o dalla famiglia – spiega gli obiettivi del nuovo gruppo di lavoro – devono assumersi la responsabilità di diventate protagonisti della profonda rivoluzione che il nostro settore sta vivendo. A chi resta dietro le quinte dico di salire sul palcoscenico ed iniziare a portare idee e a confrontarsi”. Solo dopo il neo Delegato dei Giovani redigerà un programma punto per punto: “Vorrei ascoltare tutti, prendere spunti dai miei coetanei ed insieme decidere quali sono le priorità e le esigenze – sottolinea – ferma restando la centralità del progetto nazionale della nostra organizzazione”.
 
L’entusiasmo del nuovo delegato si è rivelato elemento contagioso per il gruppo di giovani imprenditori. Il suo progetto imprenditoriale oltre ad incuriosire il mondodell’agricoltura e ad essere unico nel panorama provinciale, è frutto di un’analisi attenta del mercato e delle sue prospettive: “Ho passato due anni a specializzarmi partecipando a corsi, convegni, iniziative; ho visitato allevamenti in tutta Italia, – racconta – studiato il settore, fatto ricerche di mercato, redatto business plan. Non ci sono arrivato per caso, ho scelto di arrivarci”. Allevare lumachine e soprattutto – è questa la più grande delle sfide – farle allevare da soggetti con problemi psichici “non è un ripiego. L’agricoltura – racconta Iacopo - è il futuro ed io ho deciso di puntare tutto su questo settore e sull’agricoltura sociale. Quando torno dai terreni la sera tardi dove tra poche settimane sarà finalmente operativo l’allevamento sono molto stanco. Non è importante quanto guadagni, è importante avere quanto basta per vivere bene”. L’aspetto umano e sociale è il valore aggiunto di questo progetto che diventa così unico nel panorama nazionale. L’azienda agricola di Galliani, un ettaro preso in affitto in località Stibbia, nel Comune di San Miniato, potrà contare su manodopera speciale: “Attraverso il bando per l’agricoltura sociale della Regione Toscana possiamo dare l’opportunità a 4 soggetti con difficoltà di essere inseriti nel ramo aziendale dell’allevamento per i prossimi due anni – spiega – le loro mansioni sono semplici quanto importanti: dovranno raccogliere le chiocciole che fuoriescono dai recinti, controllare la vegetazione, tenere l’ambiente pulito. Avranno un ruolo delicato”.
 
Ospitate in circa un ettaro di terreno “preso in affitto” in località Stibbia, nel Comune di San Miniato, le lumache saranno allevate con metodo a ciclo biologico all’aperto. L’allevamento sarà diviso in due settori: da una parte l’area per l’ingrasso, e dall’altra quella per la riproduzione. Le chioccioline mangeranno vegetali freschi e selezionati. Prima raccolta prevista per il prossimo novembre. Tra un anno. “Poi diventeranno due l’anno – conclude Galliani – serve giusto il tempo per mettere a regime l’allevamento. Il mio sogno è appena iniziato”.

Quali buone pratiche hai messo in atto nella tuo quotidianità per ridurre l’uso della plastica?

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi