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7 Luglio 2011
INCENDI: AGRICOLTORI-RANGER IN PRIMA LINEA PER LLA PREVENZIONE, IL VADEMECUM SALVA BOSCHI

Per prevenire e ridurre il rischio di incendi nei boschi pisani scendono in campo gli agricoltori. La proposta arriva direttamente dalla Coldiretti che chiede alla Provincia di Pisa di coinvolgere gli agricoltori nell’attività di prevenzione incentivando la loro capacità di presidiare il bosco attraverso azioni di “pattugliamento”, manutenzione e gestione. Qualcosa di simile esiste già, in Lunigiana: loro sono gli agricoltori ranger, una sorta di “sentinellehi-tech che segnalano, a Vigili del Fuoco e corpo forestale mediante cellulari e telecamere, focolari di incendi. L’esperimento, promosso proprio da Coldiretti, sembra funzionare. Ma la riprova che la prevenzione è l’unica arma contro gli incendi sta anche nei numeri: lo scorso anno i divieti – confermato anche quest’anno dal 1 luglio fino al 31 agosto - di accendere fuochi in prossimità di boschi hanno contribuito ad abbattere del 39% il rischio di incendi in Toscana. Un dato non certo trascurabile che può essere migliorato ancora rispettando poche e semplici regole come quelle, per esempio, del vademecum salva boschi di Coldiretti.
“C’è una legge, la legge di orientamento – lancia la proposta Aniello Ascolese, Direttore Provinciale Coldiretti - che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale” anche attraverso  l’utilizzo di mezzi meccanici agricoli. Attività che – sostiene Ascolese – accanto alla preziosa e sempre difficile opera degli organi preposti alla difesa del territorio, potrebbero rivelarsi decisive per il buon esito di questa battaglia”. Secondo un’analisi di Coldiretti sono “ancora troppo pochi i Comuni che nell’opera di prevenzione dagli incendi coinvolgono gli imprenditori agricoli che potrebbero, all’occorrenza, trasformarsi in vere e proprie squadre antincendio mettendo a disposizione delle amministrazioni pubbliche, nella lotta contro il fuoco, i mezzi, le attrezzature e le proprie  conoscenze dei luoghi unitamente alla personale professionalità”.
Da qui la proposta di “sfruttare” le capacità, la presenza e gli strumenti degli agricoltori: “Bisogna lavorare sulla prevenzione e creare le condizioni affinché – conclude Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti – si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte, da sempre, dagli imprenditori agricoli”.

VEDEMECUM
-        Evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze;
-        Nelle aree attrezzate controllare la fiamma, evitando di accendere fuochi in giornate di vento;
-        Prima di andare via verificare non solo che il fuoco sia spento, ma accertarsi che anche le braci siano fredde;
-        Non gettare – afferma Coldiretti – mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e verificare che la marmitta dell’automobile non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi,
-        Non abbandonare rifiuti o immondizie nelle zone boscate o in loro prossimità; in particolare evitare le dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione ( bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente;
-        Se si avvista  un incendio non prendere iniziative autonome, ma mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme;
-        Informare il Corpo forestale (1515) o Vigili del Fuoco (115) o anche polizia, Carabinieri, Prefettura e Comune.
-        Essere precisi sul luogo dove si è sviluppato l’incendio perché la lotta contro il fuoco si vince lottando contro il tempo.
-        Un elevato numero di incendi è, purtroppo, opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, collaborare con la Forestale e con gli Organi di polizia nella segnalazione di comportamenti sospetti è un dovere civico.

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