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31 Luglio 2019
Oscar Green 2019: dalla pianta africana al vino in fondo al mare

A Castiglion Fiorentino (AR), nell’ambito di Agri Young Experience 2019 è andata in scena la finale di Oscar Green Toscana, il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa arrivato alla tredicesima edizione, che punta a valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l’Agricoltura.

Sei le aziende premiate delle rispettive sei categorie appartenenti al premio:

  • Creatività
  • Fare –rete
  • Impresa 4.Terra
  • Noi per il Sociale
  • Sostenibilità
  • Campagna Amica

“Oscar Green ha come obiettivo la promozione dell’agricoltura sana del nostro territorio che ha come testimonial le tante idee innovative di giovani agricoltori – ha detto il Presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi – tantissime le domande di partecipazione che sono arrivate da ogni angolo della nostra regione e nello spirito del concorso, sono state premiate quelle idee imprenditoriali che hanno saputo maggiormente coniugare tradizione e innovazione, con un occhio di riguardo riservato ai progetti che hanno come obiettivo la tutela e l’arricchimento del nostro territorio”.

Venendo ai vincitori, per la categoria Creatività, il premio è andato all’Azienda Agricola Arrighi di Livorno, premiata da Veronica Barbati, Delegata Nazionale di Coldiretti Giovane Impresa. A ritirare il premio Giulia Arrighi, che vinifica con una tecnica innovativa combinata alla scelta di una particolare varietà di vigneto, dalle cui uve, sottoposte ad un breve periodo di macerazione nel mare aperto a circa 7 metri di profondità, poi ad un breve periodo di appassimento al sole e infine ad una fermentazione e affinamento in anfore di terracotta.

Per la categoria Fare – Rete il premio è stato assegnato a Il Granaio dei Medici, Prodotti del Mugello di Firenze, a ritirare il premio Giacomo Tatti che è stato premiato da Francesca Lombardi, Delegato Regionale di Coldiretti Giovani Impresa Toscana. Una filiera sostenibile che dà vita a prodotti locali unici. Come il Tortello di Patate, realizzato secondo la ricetta tradizionale indicata dall'Accademia Italiana della Cucina con materie prime coltivate e lavorate interamente in Mugello.

Francesca Zamboni di Lucca, dell’omonima azienda agricola è stata la vincitrice della categoria Impresa 4.Terra, premiata dall’Assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi. Attraverso i suoi video tutorial, l’Agri blogger,  illustra ai suoi followers le tecniche di preparazione del terreno, di semina, di coltivazione, mostrando la crescita dei suoi ortaggi, tutti rigorosamente biologici, fino alla vendita dei prodotti del giorno.

Nella categoria Noi per il Sociale si è aggiudicata il premio Camilla Ferrario, La Corbetina Società Agricola di Arezzo, riconoscimento corrisposto dal Presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci. Dalla volontà di dare ospitalità e nuovi stimoli agli anziani del proprio territorio ospiti in RSA, nasce il progetto FATTORIA 65+, ideato con lo scopo di far assaporare la vita contadina o ritrovare esperienze che spesso sono parte della loro storia di vita. Ci si racconta sgranando ceci, preparando piantine da orto o accarezzando gli animali. Stimoli emotivi e fisici che arricchiscono le persone e migliorano la qualità della vita dell'anziano.

Rimane sempre nell’aretino il premio nella categoria Sostenibilità, vinto dalla Società Agricola Eco-Energie e consegnato a Mattia Baglioni dal Sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli. Come recuperare e valorizzare un prodotto di scarto sotto il profilo economico e ambientale? Attraverso il progetto “LEGNA POVERA ENERGIA RICCA” sono attivati interventi sostenibili per il recupero di quella biomassa legnosa difficilmente appetibile dal mercato, trasformando un prodotto di scarto in biocombustibile dall’alto valore economico e ambientale.

L’ultima categoria, quella di Campagna Amica è stata vinta da Francois Desire Baize, di Incandia Bio Società Agricola S.S. di Massa Carrara e proprio il Presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi ha consegnato la targa. Spinti dalla passione per la loro terra, il Burkina, per la Natura e per la ricerca, consapevoli che dove  crescono le acacie e gli alberi del Fico può vivere anche una pianta che non presente sul nostro territorio, nota come “l’albero dei miracoli”, hanno osato e sono riusciti a coltivare la Moringa, una pianta fuori dal comune le cui proprietà benefiche erano note già migliaia di anni fa in Asia dove era usata come rimedio naturale per prevenire molte malattie.

Comunicato Coldiretti Toscana

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