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4 Luglio 2014
PENSIONI: NONNI SALVANO BILANCIO 1 FAMIGLIA PISANA SU 3, PENSIONATI CUSTODI CONOSCENZA E TERRITORI

I pensionati “salvano” il bilancio di 1 famiglia pisana su 3. Per il 93% avere un pensionato in famiglia è considerata una fortuna: una netta inversione di tendenza nella percezione del ruolo degli anziani rispetto al passato. Ma i pensionati non sono solo un’importante “risorsa” economica per arrivare alla fine del mese, ma sempre più una risorsa per l’intera comunità. Partecipano attivamente alle attività famigliari, come “badare” ai nipotini, e nel caso dei coltivatori pensionati sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali e sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali, economiche e di solidarietà, dalle fattorie didattiche per insegnare i segreti della campagna ai più piccoli ai tutor dell’orto. A dirlo è Coldiretti (info su www.pisa.coldiretti.it) in occasione dell’incontro della Giunta Nazionale di Federpensionati che si è tenuto a Pisa a cui ha partecipato il Presidente Nazionale dei coltivatori diretti pensionati, Antonio Mansueto: un’occasione speciale anche per far conoscere la città ai membri della Giunta, il Parco di San Rossore, e visitare Piazza Bonomi a Latignano dedicata al padre-fondatore di Coldiretti, Paolo Bonomi dove la delegazione di cui ha fatto parte anche il Senatore, Natale Carlotto, Presidente Onorario Federpensionati Coldiretti, ha incontrato anche il Sindaco, Alessio Antonelli.

Secondo un sondaggio di Coldiretti il 37% sostiene che un pensionato in famiglia sia determinante per contribuire al reddito, mentre il 35% lo considerata un valido aiuto per accudire i nipoti al di fuori degli asili e della scuola. C’è anche un 17% che – analizza Coldiretti – ne apprezza i consigli offerti grazie all’esperienza ed un 4% che si avvantaggia dell’apporto lavorativo nella casa mentre appena il 7 per cento degli italiani considera i pensionati un peso o un ostacolo. “La presenza di un nonno in famiglia si sta dimostrando, nei fatti, fondamentale – conferma Gabriele Bianchi, Presidente Provinciale dei Pensionati di Coldiretti - per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato”. Su un totale di 130 mila pensioni erogate (vecchiaia, invalidità, superstite, pensioni e assegni sociali, invadi civili), in Provincia di Pisa quasi 1 pensionato su 2 percepisce meno di 500 euro al mese, ciò nonostante contribuiscono in misura determinante al sostegno delle famiglie. “Pur in presenza della persistente crisi economica, che sembra mettere in discussione i valori del welfare, gli anziani del mondo agricolo meritano maggiore attenzione da parte delle Istituzioni. – ha detto il Presidente Nazionale della Federpensionati Coldiretti, Antonio Mansueto - Con i loro valori di esperienza e di saperi da trasmettere alle nuove generazioni e lo spirito di solidarietà che li esalta nei momenti di bisogno della collettività, sono una risorsa per la società”. pensionati “salvano” il bilancio di 1 famiglia pisana su 3. Per il 93% avere un pensionato in famiglia è considerata una fortuna: una netta inversione di tendenza nella percezione del ruolo degli anziani rispetto al passato. Ma i pensionati non sono solo un’importante “risorsa” economica per arrivare alla fine del mese, ma sempre più una risorsa per l’intera comunità. Partecipano attivamente alle attività famigliari, come “badare” ai nipotini, e nel caso dei coltivatori pensionati sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali e sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali, economiche e di solidarietà, dalle fattorie didattiche per insegnare i segreti della campagna ai più piccoli ai tutor dell’orto. A dirlo è Coldiretti in occasione dell’incontro della Giunta Nazionale di Federpensionati che si è tenuto a Pisa a cui ha partecipato il Presidente Nazionale dei coltivatori diretti pensionati, Antonio Mansueto: un’occasione speciale anche per far conoscere la città ai membri della Giunta, il Parco di San Rossore, e visitare Piazza Bonomi a Latignano dedicata al padre-fondatore di Coldiretti, Paolo Bonomi dove la delegazione di cui ha fatto parte anche il Senatore, Natale Carlotto, Presidente Onorario Federpensionati Coldiretti, ha incontrato anche il Sindaco, Alessio Antonelli.

Secondo un sondaggio di Coldiretti il 37% sostiene che un pensionato in famiglia sia determinante per contribuire al reddito, mentre il 35% lo considerata un valido aiuto per accudire i nipoti al di fuori degli asili e della scuola. C’è anche un 17% che – analizza Coldiretti – ne apprezza i consigli offerti grazie all’esperienza ed un 4% che si avvantaggia dell’apporto lavorativo nella casa mentre appena il 7 per cento degli italiani considera i pensionati un peso o un ostacolo. “La presenza di un nonno in famiglia si sta dimostrando, nei fatti, fondamentale – conferma Gabriele Bianchi, Presidente Provinciale dei Pensionati di Coldiretti - per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato”. Su un totale di 130 mila pensioni erogate (vecchiaia, invalidità, superstite, pensioni e assegni sociali, invadi civili), in Provincia di Pisa quasi 1 pensionato su 2 percepisce meno di 500 euro al mese, ciò nonostante contribuiscono in misura determinante al sostegno delle famiglie. “Pur in presenza della persistente crisi economica, che sembra mettere in discussione i valori del welfare, gli anziani del mondo agricolo meritano maggiore attenzione da parte delle Istituzioni. – ha detto il Presidente Nazionale della Federpensionati Coldiretti, Antonio Mansueto - Con i loro valori di esperienza e di saperi da trasmettere alle nuove generazioni e lo spirito di solidarietà che li esalta nei momenti di bisogno della collettività, sono una risorsa per la società”.

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