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30 Aprile 2013
PISA: IL CONSORZIO AGRARIO “RIFORNISCE” I PESCHERECCI VIAREGGINI, PROGETTO PILOTA A LIVELLO NAZIONALE PER GASOLIO SOCIALE

Il Consorzio Agrario di Pisa in “soccorso” dei pescherecci viareggini stritolati dall’aumento dei costi del gasolio e dalla necessità di rilancio del settore ittico. E’ un progetto “sociale” pilota a livello nazionale quello attivato sulla banchina di Viareggino dove da una settimana il Consorzio Agrario di Pisa in collaborazione con Impresa Pesca Coldiretti, la sigla di rappresentanza del mondo ittico, ha iniziato a rifornire direttamente la flotta dei pescherecci che hanno aderito al progetto. Un’azione che consentirà per ogni singolo peschereccio (una decina quelli che compongono la flotta) un risparmio annuo medio tra i 4 mila e 10 mila euro l’anno. Passa anche attraverso il “taglio” della principale voce di costo (il gasolio è aumentato del 700% negli ultimi 25 anni) il progetto di rilancio della filiera ittica locale che consentirà ad ogni singolo peschereccio di fare rifornimento direttamente in banchina, due volte la settimana (il mercoledì ed il sabato), risparmiando mediamente tra i 400 ed i 1000 euro ogni mese. Il rifornimento avverrà di fronte alla banchina del Mercato Ittico attraverso due camion-cisterne messi a disposizione dal Consorzio Agrario di Pisa nel pieno rispetto di tutte le condizioni di sicurezza previste per le attività di bunkeraggio: “questo progetto nasce per sostenere e rilanciare un settore storicamente importante in Toscana che da alcuni anni sta versando in fortissime difficoltà; – spiega Ulisse Stefanucci, Presidente del Consorzio Agrario di Pisa - vogliamo offrire un servizio di natura sociale che ha l’obiettivo finale di mettere in condizioni le imprese di produrre reddito dalla commercializzazione del pescato locale mediante la rete di vendita diretta di Campagna Amica e Coldiretti”. Il progetto nasce grazie alla collaborazione della struttura del Consorzio Agrario di Pisa che per la “prima volta” si affaccia nel mondo della filiera ittica: “crediamo in questo settore che oggi vive un momento di difficoltà e fragilità però ha tutte le caratteristiche per tornare centrale; – ha spiegato Michele Conti, Direttore del Consorzio – è per noi un’esperienza nuova ma abbiamo le competenze, le conoscenze e la struttura adeguata per essere protagonisti anche in questo ambito come lo siamo da sempre per l’agricoltura”. Il gasolio sarà soggetto alle naturali fluttuazioni del mercato, l’obiettivo è quello di mantenere un prezzo stabile nel medio-lungo periodo (circa 0,70-0,72 al litro): “il gasolio sociale – spiega Maurizio Del Chiaro, Coordinatore Impresa Pesca Coldiretti - costa diversi centesimi in meno al litro perché tutte le voci che contribuiscono ad ingrossare il prezzo finale che ricade sulle imprese sono ridotte al minimo. Abbiamo strizzato tutte quelle voci che incidevano sul costo-litro per favorire le imprese. L’obiettivo non è il business del gasolio, ma quello della valorizzazione del pescato locale, senza incidere sul prezzo finale per il consumatore”. Basta fare due conti in tasca alle imprese per capire quanto il gasolio sia determinante per la sopravvivenza del comparto: “rappresenta oltre il 50% dei costi totali – spiega ancora Del Chiaro che insieme al consulente di Coldiretti Impresa Pesca Gianfranco Parisi ha seguito tutti gli aspetti normativi – se noi abbattiamo questa voce diamo una chance a questo comparto che sta soffrendo ma che ha tutte le carte in regola per riemergere. Ora questo settore può riemergere”.

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