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17 Giugno 2011
SICUREZZA: ALLE IMPRESE AGRICOLE LA MANUTENZIONE DEL TERRITORIO, L’AGRICOLTURA RIVENDICA RUOLO DA PROTAGONISTIA

Affidare alle imprese agricole la manutenzione del territorio. La legge di orientamento lo prevede, e a livello provinciale, ci sono molte imprese pronte a raccogliere la sfida. Il vero ostacolo resta la volontà degli Enti Locali. Ad oggi infatti solo la Provincia di Pisa si è attivata insieme a pochi altri comuni per tradurre in concreto le possibilità offerte dalla legge. L’agricoltura pisana vuole diventare protagonista del futuro del territorio non solo producendo cibo e prodotti tipici, ma anche attraverso un impiego innovativo delle capacità e delle conoscenze degli agricoltori che più di altri vivono la campagna, e situazioni spesso geograficamente periferiche, per migliorarne la sicurezza ma anche l’arredo. Un ruolo che gli agricoltori hanno rivendicato durante il ciclo di incontri organizzativi promossi da Coldiretti che si sono tenuti a Pisa, Pontedera, San Miniato, Santa Luce, Volterra e Pomarance, fortemente impegnate nel progetto per una filiera agricola tutta italiana che a livello locale si è tradotto con l’apertura di mercato di Campagna Amica a Pisa, Volterra, Cascina e Pontedera. “E’ un progetto che coinvolge direttamente le imprese agricole – ha commentato Aniello Ascolese, Direttore Provinciale Coldiretti – e che è rivolto all’intero paese in quanto mira a dare risposte concrete alle richieste di trasparenza nell’informazione e di sicurezza alimentare dei cittadini consumatori. Il sistema della vendita diretta, i mercati di Campagna Amica, l’aggregazione del prodotto attraverso la cooperazione, la holding Consorzi Agrari d’Italia sono solo alcuni – è stato evidenziato durante gli incontri - degli assi portanti su cui si fonda il Progetto economico di Coldiretti per valorizzare il vero Made in Italy e garantire una giusta redditività alle imprese agricole”.
Ma gli agricoltori, insieme ad un ruolo attivo, chiedono anche meno carta, e meno burocrazia. “Spesso la burocrazia – ha spiegato Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti - diviene un ostacolo per l’impresa anche a causa della diversa interpretazione data ad una medesima normativa, da provincia a provincia e da comune a comune. Le pratiche sono troppo farraginose, e lente, ed anche questo aspetto non aiuta certo le imprese a crescere. In termini economici la burocrazia può costante anche diverse migliaia di euro per un’impresa”. Altra nota dolente le forti criticità della zootecnia, con particolare riguardo al settore lattiero caseario dopo l’impennata dei costi di produzione, e i danni causati dalla fauna selvatica, cinghiali e mufloni in testa alla classifica dei nocivi, insieme alle cornacchie e agli storni.
“Criticità – ha concluso Ascolese – che abbiamo raccolto, insieme alle richieste delle imprese che sarà nostro compito fare presente alle istituzioni. L’agricoltura può andare oltre il suo tradizionale compito di produrre cibo, siamo in grado di dare un contributo fondamentale alla nostra società. Senza agricoltura non c’è futuro”.

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