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24 Luglio 2019
Tanti i sindaci che “scelgono l’origine”. Anche San Miniato dice #stopciboanonimo

Mancano ormai pochi mesi alla chiusura della campagna #Stopciboanonimo, che si estende a tutti i Paesi dell'Ue ma proprio in Italia ha ottenuto un consenso importante e trasversale. Coldiretti Pisa sta facendo la sua parte con un fitto calendario di raccolta firme, sia pubbliche che istituzionali, in particolare per incontrare le nuove amministrazioni insediatesi da poco. Hanno già firmato in questi giorni i sindaci eletti recentemente alle ultime elezioni amministrative e le rispettive giunte, tra cui il sindaco di Terricciola Marco Bini, l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Pomarance Alessandra Siotto, il sindaco di Volterra Giacomo Santi, e oggi anche il sindaco Simone Giglioli e l'assessore Elisa Montanelli di San Miniato

"La sottoscrizione da parte del sindaco di San Miniato Simone Giglioli è segno di sensibilità e attenzione sul tema, non possiamo che accoglierla con piacere. Come lui, sono tanti i sindaci che si stanno unendo alla campagna contro il cibo anonimo e speriamo che se ne aggiungano altri". È il commento del presidente di Coldiretti Pisa Fabrizio Filippi, che in occasione della raccolta di firme #Stopciboanonimo ha incontrato la nuova amministrazione di San Miniato.  

"C'è sintonia sui temi della petizione con cui Coldiretti vuole chiedere all'Europa di rendere obbligatoria l'indicazione dell'origine degli alimenti", dice ancora Filippi, dopo questo primo momento di confronto con il Sindaco Giglioli e l'Assessore alle Attività Produttive Elisa Montanelli. "Una premessa positiva per un'amministrazione locale con cui vorremmo continuare a dialogare anche sui temi del territorio".  

“Rendere
obbligatoria l'origine degli alimenti è diventata sempre più una
questione di grande rilevanza, alla luce dei troppi 'falsi' che,
soprattutto in campo alimentare, mettono a serio rischio la salute –
spiegano il sindaco di San Miniato Simone
Giglioli

e l'assessore alle attività produttive Elisa
Montanelli

-. Prevenire le frodi vuol dire anche offrire una maggiore garanzia
al consumatore, aspetto sul quale, come Comune, siamo molto
impegnati, basti pensare al Mercatale
che ogni mese offre prodotti a Km zero, controllati e di ottima
qualità”.

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