La capitale toscana dell’agricampeggio scommette sul “glamping”. Con 897 piazzole destinate al campeggio con la tenda, camper o caravan, la provincia di Livorno ha la più alta concentrazione di spazi dedicati. Praticamente una su due di quelle presenti nella regione. Il glamping, termine che fonde insieme le parole glamour e camping, consente ai turisti più esigenti di vivere una vacanza immersi nella natura, tra alberi ed olivi, senza però rinunciare alle comodità moderne. Una freccia in più nell'arco dell’accoglienza rurale della Toscana che conta 5.000 imprese agrituristiche ed oltre 80 mila posti letto.
Un settore, che a causa di regolamenti anacronistici era rimasto fermo ma che un nuovo decreto regionale, voluto e sostenuto da Coldiretti, è pronta a rilanciare. La Toscana è ora finalmente pronta ad abbracciare la nuova frontiera della vacanza green sposando le peculiarità dell’attività agricola con l'accoglienza, servizi di qualità, design ed ecologia. A prevederlo è il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 34 che ha modificato il regolamento che disciplina l’agriturismo facendo cadere numerosi vincoli. Cadono i vincoli delle attività collaterali che potranno essere svolte su tutto il territorio regionale, senza i limiti comunali, sono stati snelliti gli adempimenti per garantire il rispetto dei requisiti igienico-sanitari, la somministrazione dei cibi contadini potrà avvenire anche in spazi aperti. Le attività agrituristiche potranno fare anche consegne a domicilio. Le trecento strutture agrituristiche della provincia di Livorno potranno preparare i pasti ed effettuare anche il servizio di home delivery.
“Siamo soddisfatti per le modifiche al passo con i tempi apportate alla disciplina delle attività agrituristiche, delle fattorie didattiche e dell'enoturismo in Toscana. - spiega Simone Ferri Graziani, Presidente Coldiretti Livorno - Le novità relative all'agricampeggio ed al glamping aprono nuovi scenari proprio rispetto alla somministrazione del cibo, ai mezzi di soggiorno autonomo che possono essere utilizzati nell'ambito agrituristico nelle piazzole attrezzate, fornendo nuove prospettive di crescita ai nostri agriturismi, primi tutori dell’ambiente, della sostenibilità e del turismo all’aria aperta. Finalmente si fa chiarezza nei confronti di settore che ha ancora notevoli margini di crescita sia in chiave agricola che turistica. Le attività di agricampeggi, e così come glamping, sono una integrazione all'attività agricola che permette di diversificare la proposta del territorio ed intercettare nuovi flussi sopratutto stranieri”.
Il glamping è una “moda” recente esplosa negli ultimi due-tre anni. Nella provincia di Livorno, a Riotorto, l’azienda agricola “Vento Etrusco” ci aveva già scommesso ed investito nel 2019 ma ha potuto iniziare l'attività solo nel 2021. “La modifica al regolamento - ammette Ferri Graziani - è partita proprio dalla provincia di Livorno dove la necessità di diversificare ed adeguare i servizi di accoglienza si è manifestata prima che altrove. La vacanza in tenda, in campeggio, appartengono al retaggio dell’accoglienza di questo territorio. Ora ci troviamo di fronte ad una evoluzione del settore. Nei prossimi due-tre anni la formula del glamping crescerà notevolmente. Abbiamo già molte aziende interessate a fare questo percorso”.
