“Blitz” degli agricoltori pisani in Regione. Troppi danni dagli animali selvatici all’agricoltura: ora basta. Cosi Coldiretti è passata dalle parole ai fatti portando fino a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza, una delegazione di rappresentanti della principale organizzazione agricola e dai rappresentanti degli Ambiti Territoriale di Caccia. Secondo Coldiretti sono 450 mila gli esemplari a “piede libero” in tutta la regione, il 70% sono cinghiali, che devastano campi coltivati, azzerano le produzioni, sterminano gli allevamenti, mettono a repentaglio la sicurezza stessa dei cittadini e creano conseguenze devastanti anche sull’ambiente contribuendo all’impoverimento della fauna e della flora del bosco e del sottobosco. Insufficienti gli abbattimenti da parte del mondo venatorio che nella stagione venatoria 2013-2014 (fonte Atc Pisa 14) nonostante gli sforzi e l’incremento, rispetto alla stagione precedente che ha portato, solo nel caso dei cinghiali, a 2.452 abbattimenti (inferiori però ai piani di previsione). I cinghiali sono responsabili del 90% dei danni provocati in provincia di Pisa: i comuni più “colpiti” sono Volterra e Pomarance dove è molto forte anche la presenza dei lupi e dei canidi (cani incrociati con il lupo). E’ notizia ormai quotidiana l’attacco ai greggi dei pastori anche in pieno giorno. Solo il 3% è imputabile allo storno (il dato è riferito alla stagione 2013). Troppo pochi gli abbattimenti – in questo caso dei cinghiali che rappresentano la specie più invadente e nociva - per “contrastare” un esercito difficile da censire e da controllare. Insomma gli agricoltori dicono basta e chiedono misure immediate e importanti per contenere le ripercussioni di popolazioni ormai fuori controllo. Ad accompagnare il Presidente Regionale, Tulio Marcelli i vertici provinciali di Coldiretti che hanno incontrato il neo Assessore all’Agricoltura, Marco Remaschi e il capo della Segreteria del Presidente, Ledo Gori: “Purtroppo è l’ennesima volta che denunciamo una situazione non più sostenibile per il mondo agricolo. – analizza Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti – e siamo anche stanchi di farlo periodicamente. I danni hanno riflessi ancora più gravi perché va perduto il prodotto ed il valore che esso acquisterebbe nelle fasi di trasformazione e commercializzazione. A rischio – ha spiegato ancora - non c’è solo il reddito delle imprese agricole ma anche la sicurezza delle aree rurali e periurbane e non mancano neppure le preoccupazione sul profilo sanitario con il rischio di contagi degli animali allevati”.
Il blitz è stato l’occasione per consegnare, al neo assessore, il documento con le proposte in materia di danni alla fauna selvatica “raccolto” dalla neo amministrazione che ha assicurato “attenzione nei confronti di una criticità per il settore agricolo inserito anche nei 25 punti del programma elettorale di Rossi”: “Incassiamo la disponibilità ma vigiliamo sulle azioni future. Di fronte al moltiplicarsi delle devastazioni causate dagli ungulati, agli attacchi agli allevamenti e al moltiplicarsi degli eventi provocati da corvi, cinghiali e altri animali, gli agricoltori della Coldiretti chiedono una riforma della disciplina che garantisca l’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio. Dobbiamo trovare – prosegue Aniello Ascolese, Direttore Provinciale Coldiretti - una soluzione immediata, urgente, straordinaria. I danni alle colture agrarie e agli allevamenti sono ormai in proporzioni tanto rilevanti – conclude – da rendere insufficiente l’accantonamento delle risorse finanziarie regionali, così che occorre rivedere le modalità di distribuzione delle risorse nazionali e regionali al fine di garantire i fondi necessari per coprire i danni stimati”.
Per informazioni www.pisa.coldiretti.it pagina ufficiale Facebook e Twitter @coldirettitosca
13 Luglio 2015
UNGULATI: BLITZ AGRICOLTORI APUANI IN REGIONE, 90% DANNI PROVOCATI DAI CINGHIALI