72 Views

5 Dicembre 2011
VOLTERRA: CAMPI SANTI PER LE PECORE SBRANATE DAI LUPI, GLI AGRICOLTORI INCONTRANO I SINDACI

Cimiteri aziendali per seppellire le carcasse degli ovini sbranati dai predatori. A chiederle la creazione di vere e propri “campi santi” autorizzati ricavati nel perimetro aziendale o in aree ben delineate, è Coldiretti che ha avviato una serie di incontri con i primi cittadini di Pomarance, Volterra, San Miniato con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni su un tema che ormai da mesi sta tenendo banco nelle stalle. L’intensificarsi degli attacchi dei lupi, ed il conseguente aumento dei decessi dei capi di capre e pecore, ma a volte anche animali da cortile, costringe, per legge, gli allevatori a smaltire le carcasse, considerate “rifiuto speciale”, presso l’inceneritore a proprie spese. Ogni smaltimento può costare dalle 120 alle 130 euro. “Una cosa sono le morti naturali che avvengono periodicamente durante l’anno, una cosa sono le morti provocate dai sempre più frequenti attacchi dei predatori – spiega il nodo della questione Aniello Ascolese, Direttore Provinciale Coldiretti – in questo caso non è giusto che sia l’allevatore ad accollarsi tutto l’onore dello smaltimento quando ha già subito un danno diretto causato dall’uccisione. Ci sono casi dove si parla di 5-6 capi da smaltire. 500-600 euro parlando in soldoni. Oltre al danno deve subirsi anche la beffa. Non è giusto”.
Secondo Coldiretti la soluzione dei cimiteri aziendali potrebbe rivelarsi ottimale per limitare un impegno economico forzato da parte degli allevatori senza arrecare nessun disagio alla comunità: “Possiamo localizzare i cimiteri – spiega le caratteristiche Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti – in aree dove non costituiscono danno alla sanità pubblica nel rispetto di regole e confini per definiti. In questo senso siamo aperti e disponibili a trovare, insieme, delle soluzioni”. Il costo “imprevedibile” dello smaltimento è uno dei fattori che sta condizionando in maniera pesante l’andamento delle aziende agricole che allevano pecore e capre. “La pastorizia è uno dei settori più in difficoltà – analizza ancora il Direttore Provinciale – il reddito delle aziende si è drasticamente ridotto, nel corso degli anni, a causa dell’assottigliamento del prezzo del latte, che ci vede impegnati proprio in queste settimane nel delicato accordo con i caseifici, e degli attacchi dei predatori. Due fattori che incidono pesantemente sull’economia di piccole aziende agricole. Da qui la necessità di portare prima di tutto a conoscenza i nostri amministratori di questa questione delicata, e di trovare, insieme una soluzione che sia rapida ed efficace”.

Quali buone pratiche hai messo in atto nella tuo quotidianità per ridurre l’uso della plastica?

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi