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6 Luglio 2011
ZOOTECNIA: IL CAVALLINO DELLA MOGLIE DI UGOLINO A RISCHIO ESTINZIONE, CONTRIBUTI PER GLI ALLEVATORI CHE LO “SALVANO”

Il cavallo monterufolino della Contessa Wrangler, moglie di Ugolino della Gherardesca, a rischio estinzione. A fargli compagnia, nella lista stilata dalla Regione Toscana delle razze che rischiano di finire sui libri di storia, il mucco pisano presente in poco più di 300 esemplari e allevato da 14 allevatori, e la pecora pomarancina con poco più di 1000 capi che attraverso la straordinaria opera di valorizzazione e promozione del Consorzio (una ventina i consorziati) sta lentamente uscendo dalla fase critica. L’altra razza a rischio è la cinta senese, che pisana non è, ma che è allevata da una decina di allevatori a livello provinciale. Poco più di 400 i capi.
Ad obbligare la Regione ad inserire queste razze nella “lista della sopravvivenza” della zootecnia è il numero degli esemplari di femmine riproduttrici sceso al di sotto della soglia di allarme mettendo di conseguenza in moto, così come accade per altre razze tipiche della Toscana come per esempio la pecora massese citata addirittura in un’opera del Macchiavelli la macchina di salvataggio che prevede contributi messi a disposizione dalla misura 214-b1 del programma di Sviluppo rurale della Toscana sulla “Conservazione delle risorse genetiche animali”. L’obiettivo è quello di evitarne la scomparsa garantendo agli allevatori che si impegnano nella conservazione della razze contributi per cinque anni che variano da un minimo di 30 euro per la pomarancina fino a 200 euro per il monterufolino. Il contributo può essere erogato solo per i capi iscritti regolarmente al Registro Anagrafico o, nel caso della razza Massese al  libro genealogico. A comunicare la possibilità di presentare le domande è la Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it) nel contesto del bando per l’ideazione e la realizzazione del progetto di animazione, comunicazione, trasferimento ed informazione in materia di sviluppo agricolo e rurale (L.R. n. 34/2001 – anno 2009) aggiudicato dalla Provincia di Pisa con determina n. 3792/2010, che informa gli allevatori che c’è tempo fino al 30 giugno per presentare le domande per usufruire dei contributi. Stesso termine per le domande annuali di pagamento che devono essere presentate dalle imprese ammesse al regime di aiuto sui bandi degli anni 2008, 2009 e 2010.
Il mucco pisano, la pomarancina ed in particolare il monterufolino (per saperne di più www.monterufolino.it), molto diffuso nell’area delle Colline Metallifere, nell’entroterra pisano, sono razze diffuse nella Provincia di Pisa, in particolare nella Val di Cecina, dove resistono grazie agli investimenti degli allevatori, ultimo baluardo per garantire continuità ad un settore strategico per l’economia pisana, e a particolari razze fortemente radicate nel territorio e nella società agricola locale. Storia affascinante quella del cavallo monterufolino, un tempo usato per il trasporto a sella o a calesse, e addirittura nel circo, la cui storia risale agli inizi del 1900, costretti a convivere, da diversi anni ormai, con la lotta per la sopravvivenza. Un tempo molto utilizzati ed importanti per l’economia delle fattorie grazie alla loro doti di frugalità, sanità, resistenza e briosità, oggi i cavalli di Monterufoli sono stati sostituiti da altri mezzi di trasporto. Dal 1985, attraverso alcuni appassionati, tra cui anche la comunità di Pomarance, si sta lavorando per evitarne, tra difficoltà, la razza.
Ma non ci sono solo il mucco, la pomarancina e il cavallo di Monterufoli nell’elenco: delle specie bovina: Pontremolese,  Garfagnina,  Calvana,  Maremmana della specie ovina la  Garfagnina Bianca, Massese, Zerasca della specie suina Cinta Senese, ed degli equidi,  Asinina Amiatino. “Maremmano”, Cavallo Appenninico”.

Per informazioni contattare gli uffici Coldiretti o dell’Associazione Regionale Allevatori.
 

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